WARMI E WARMIFLEX

Il legno che deriva dallo sfoltimento di terreni impiantati si trasforma in un compound composito avanzato trasformabile come un termoplastico.

WARMI E WARMIFLEX

Il legno che deriva dallo sfoltimento di terreni impiantati si trasforma in un compound composito avanzato trasformabile come un termoplastico

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La nuova sensibilità dei consumatori e la sempre maggiore spinta verso l’economia circolare hanno portato allo sviluppo di soluzioni plastiche alternative capaci di valorizzare uno scarto che possa derivare da riciclo pre e post-consumo.

Warmi & Warmiflex appartengono alla famiglia di ibridi compositi denominata QUID (dal latino CHE COSA) perché hanno perso la propria identità materica.

Nella produzione del Warmi vengono  utilizzati solamente  resti di legno industriale derivante dal diradamento selettivo, normalmente di abete e faggio, in quanto il diradamento selettivo incrementa il grado di biodiversità delle diverse componenti del suolo in accordo con le linee previste dalla strategia europea e nazionale sulla biodiversità.

Il materiale si può considerare sostenibile sotto 3 punti di vista:

  1. Utilizza scarti di legno industriale
  2. Il prodotto è a sua volta completamente riciclabile, come un normale PP caricato
  3. Non sono necessari trattamenti successivi e invasivi di protezione del legno

 

IL PROCESSO

Il legno industriale viene compoundato con resine termoplastiche a base poliolefina, in percentuali variabili dal 15 al 50%, per fornire compounds modificabili anche tailor made per rispondere a diverse esigenze, come ad es. moduli elastici compresi tra 500 e 5000 Mpa.

Warmi & Warmiflex abbinano notevoli prestazioni fisico-meccaniche ad ottimo aspetto superficiale, determinato dalla visualizzazione effettiva delle fibre di legno incorporate.

Warmiflex

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