I materiali plastici termoconduttivi hanno la capacità di trasferire calore come un metallo mantenendo i vantaggi di flessibilità, progettazione, proprietà e costo di una plastica convenzionale. I termoconduttivi riducono i surriscaldamenti localizzati dovuti al carico elettrico e ritardano la formazione di carbon tracking, aumentando la vita dei componenti elettrici.
Permettono quindi potenze elettriche più elevate e la miniaturizzazione dei componenti. Le caratteristiche elettriche sono superiori ai relativi materiali base, sia come resistività di volume e superficiale, sia come rigidità dielettrica, sia come resistenza alle correnti striscianti. Pesando mediamente oltre il 40% in meno dell’alluminio, i componenti stampati sono più leggeri e meno sensibili alle vibrazioni.
Non necessitando di post-operazioni di finitura, i progettisti possono eliminare componenti multipli ed assemblaggi successivi e sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, incrementando la superficie di scambio termico per aumentare così la quantità di calore asportato.
Sebbene per propria natura i materiali termoplastici siano visti come isolanti , recenti sviluppi hanno portato a nuovi gradi per iniezione che possono arrivare ad avere una conducibilità termica fino a 100-500 volte quella della resina base.
Plastiche espanse | 0.02 | Plastiche termoconduttive | 1-50 |
Sughero | 0.04 | Acciaio ad alto tenore di Ni | 10-12 |
Lana di roccia | 0.048 | Acciaio al 5% di Ni | 29 |
Polipropilene | 0.20 | Ferro | 45-52 |
Poliammide | 0.24 | Alluminio per colata | 60 |
PPS | 0.30 | Ottone |