LA PLASTICA SVANISCE?

Nel 2022, delle 450 milioni di tonnellate di plastica prodotte in tutto il mondo, approssimativamente solo il 9% è stato riciclato.

LA PLASTICA SVANISCE?

NEL 2022, DELLE 450 MILIONI DI TONNELLATE DI PLASTICA PRODOTTE IN TUTTO IL MONDO, APPROSSIMATIVAMENTE SOLO IL 9% È STATO RICICLATO.

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Nel 2022, delle 450 milioni di tonnellate di plastica prodotte in tutto il mondo, approssimativamente solo il 9% è stato riciclato, il 12% incenerito e il resto è finito nell’ambiente o nelle discariche. Tutti questi rifiuti rappresentano una fonte principale per la formazione di microplastiche secondarie.
Una volta nell’oceano, le microplastiche possono galleggiare o affondare.
Secondo uno studio della FAU del 2019 il 98% delle plastiche scompare ogni anno in mare attraverso processi di fotoreazione dovuti alla luce solare sulla plastica galleggiante, mediante i quali la plastica viene degradata dal sole dividendosi in parti molto più piccole, cioè diventando MICROPLASTICA.
La FAU considera l’oceano interno come una riserva cruciale di plastica ‘mancante’.
I risultati dimostrano che le piccole microplastiche sono critiche, sotto esplorate e fondamentali per calcolare il reale inventario oceanico di plastica. Infatti solo l’1% delle plastica che viene trovata in mare galleggia o si trova vicino alla superficie dell’oceano, con una concentrazione globale media di meno di 1 kg/km2.
Il 94% della plastica che entra nell’oceano in realtà finisce sul fondo marino.
La quantità stimata di plastica sulle spiagge globalmente è di circa il 5%, ma la concentrazione è molto più alta, di circa 2.000 kg/km2.
In ogni caso, presto o tardi le microplastiche secondarie, principalmente composte da poliolefine leggere, affonderanno sul fondo dell’oceano a causa del biofouling, dove i microrganismi formano uno strato di biofilm sopra le piccole microplastiche aumentando la densità del materiale dovuta al processo di biofilm.
Altre microplastiche come acrilico o PET sono più dense dell’acqua di mare e molto probabilmente si accumuleranno sul fondo dell’oceano.
Quando tutte queste microplastiche raggiungono il fondo, dove la temperatura è di circa 4°C e la luce è scarsa, ci vorranno decenni o secoli prima che possano degradarsi.

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