Il Gruppo Maip sta adottando un approccio proattivo verso gli ESG cercando di integrare questi principi nello sviluppo degli assets strategici aziendali.
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Cosa Sono gli ESG?
ESG sta per Environmental, Social, and Governance, i 3 fattori fondamentali del bilancio di sostenibilità. Questi tre pilastri aiutano le organizzazioni a guidare operazioni sostenibili che non solo rispettano l’ambiente ma promuovono anche pratiche lavorative etiche e una gestione aziendale trasparente.
AMBIENTALE:
Questo pilastro si concentra sull’impatto che un’azienda ha sull’ambiente. Nel contesto dei tecnopolimeri, ciò include la gestione delle emissioni, l’uso efficiente delle risorse e lo sviluppo di materiali più sostenibili.
SOCIALE:
Riguarda il modo in cui l’azienda si rapporta con i suoi dipendenti, i fornitori, i clienti e le comunità locali. Include la sicurezza sul lavoro, i diritti umani e le pratiche di lavoro equo.
GOVERNANCE:
Si riferisce alle pratiche di gestione aziendale, compresa la struttura di leadership, le remunerazioni, le audizioni interne e la trasparenza corporativa.
Nel settore dei tecnopolimeri, la gestione dell’impatto ambientale assume una rilevanza critica. I polimeri, spesso di origine fossile e associati a processi produttivi ad alta energia, presentano sfide significative ma anche opportunità uniche per l’innovazione sostenibile.
Ecco come il Gruppo sta cercando di contribuire a mitigare l’impatto ambientale:
Attraverso l’efficientamento energetico e l’ottimizzazione dei processi, le aziende del settore dei tecnopolimeri possono significativamente ridurre il proprio impatto ambientale e migliorare la sostenibilità operativa. L’implementazione tecnologica negli impianti produttivi rappresenta un passo cruciale per minimizzare il consumo energetico, in particolare durante il processo di compounding, che è uno dei più energivori nella produzione di polimeri.
Un approccio promettente include l’introduzione di materiali biobased e biodegradabili, che offrono un’alternativa ai tradizionali polimeri derivati da fonti fossili.
Materiali biobased che derivano da risorse rinnovabili, come piante e biomasse non solo riducono la dipendenza dal petrolio ma hanno anche il potenziale di ridurre l’impronta di carbonio durante la loro produzione. L’uso di questi materiali rappresenta un cambio di rotta verso un’economia più circolare e sostenibile.
Parallelamente, è fondamentale promuovere lo sviluppo e l’uso di tecnopolimeri ottenuti attraverso il riciclo chimico, molecolare e meccanico. Questi processi consentono di trasformare materiali plastici pre e post-consumo in nuovi polimeri con caratteristiche prestazionali paragonabili ai loro corrispettivi vergini. Il riciclo chimico, ad esempio, trasforma i polimeri a livello molecolare, permettendo la creazione di nuovi materiali da risorse altrimenti considerate scarti.
Per le aziende del settore dei tecnopolimeri, adottare e promuovere standard ambientali riconosciuti non solo dimostra un impegno verso pratiche sostenibili, ma aiuta anche a conquistare la fiducia dei propri clienti e conseguentemente dei consumatori. Le certificazioni come ISCC PLUS, TÜV AUSTRIA OK biobased e OK biodegradable, tra gli altri, sono essenziali per validare le affermazioni relative alla sostenibilità dei prodotti. Questi standard forniscono una base oggettiva per la valutazione dell’impatto ambientale e la sostenibilità dei materiali utilizzati nelle industrie dei polimeri.
ISCC PLUS: una certificazione che attraverso un approccio basato sulla massa bilanciata, consente alle aziende di tracciare l’origine dei materiali sostenibili lungo l’intera catena di fornitura, garantendo così che i prodotti finiti rispettino specifici criteri ambientali e sociali.
TÜV AUSTRIA OK biobased: Il certificato OK biobased fornito da TÜV AUSTRIA è basato su un sistema di stelle (da una a quattro), che indica la percentuale di contenuto biobased nel prodotto. Questo permette ai produttori di evidenziare il livello di biobased dei loro materiali, offrendo così trasparenza ai consumatori e differenziando i loro prodotti sul mercato. Prodotti con un alto grado di contenuto biobased possono ridurre la dipendenza dalle materie prime fossili, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2.
Similmente, il certificato OK biodegradable di TÜV AUSTRIA conferma che un prodotto può decomporsi in un ambiente specifico (come acqua dolce, suolo, ambiente marino o compostaggio industriale). Questa certificazione assicura che il prodotto, una volta smaltito, si biodegraderà senza lasciare residui nocivi, sostenendo così la prevenzione della contaminazione ambientale e la riduzione della quantità di rifiuti destinati alle discariche.